IMU: SPIEGAZIONI FORNITE DAL MINISTERO DELLE FINANZE PER CORREGGERE GLI ERRORI FATTI NEL VERSAMENTO
Il Ministero delle Finanze con la risoluzione n.2 del 2012 ha dato la risposta a come risolvere i problemi relativi ai rimborsi e ai conguagli di somme erroneamente versate al comune e allo Stato nel pagamento dell’IMU in seguito a errori .Nella risoluzione si sottolinea che l’IMU è un tributo comunale ,anche se una parte del suo gettito va allo Stato, ed è proprio per motivo che il comune (in base all’articolo 9, comma 7, del D.L. n. 23 del 14 marzo 2011) deve effettuare l’accertamento , la riscossione coattiva , i rimborsi , ed applicare le sanzioni .
Se il contribuente ha versato più del dovuto , egli deve presentare istanza di rimborso al comune. I rimborsi devono essere effettuati dal comune entro 180 giorni dalla data di presentazione dell’istanza di rimborso .
Si esaminano ora cosa fare per correggere i possibili errori fatti nel versamento dell’IMU
1) Errore nel versamento allo Stato e al comune dell’importo dovuto
Può capitare che il contribuente al momento del saldo dell’IMU , vanti un credito sia nei confronti dello stato che nei confronti del comune. In questo caso il contribuente per correggere l’errore fatto e ottenere il rimborso dell’ erroneo versamento IMU, deve presentare una sola istanza presso il comune. Infatti in base al principio dell’affidamento e della buona fede non è possibile costringere il contribuente a richiedere il rimborso a due soggetti diversi , avendo egli effettuato il versamento di un tributo comunale .
Il comune, ricevuta l’istanza, verificherà il fondamento della richiesta ed entro 180 giorni dal ricevimento dell’istanza dovrà effettuare il rimborso.
2) Errore nel versamento allo Stato di una quota dovuta al comune
Può succedere che il contribuente abbia versato l’importo totale corretto però nel fare il pagamento abbia erroneamente versato allo Stato una somma non dovuta . In questo caso il contribuente inoltrerà al comune un’istanza di correzione nella quale evidenzierà che l’importo totale versato è quello giusto e che c’è stato un errore nella ripartizione della somma versata tra il comune e lo Stato. Spetterà al comune , dopo la presentazione dell’istanza , il compito di effettuare le relative regolazioni finanziarie .
Esempio
Il contribuente è proprietario di una abitazione principale e avrebbe dovuto versare 300 € al comune però per errore ha versato 150 € allo Stato e 150 € al comune. Cosa fare?
Il contribuente dovrà effettuare una istanza di correzione al comune specificando l’errore nel versamento. Spetterà al comune e allo Stato effettuare le relative regolazioni finanziarie concernenti la somma di 150 € erroneamente versate allo Stato .
3) Errore nell’ indicazione del codice tributo. Ipotizzando sempre la correttezza dell’importo complessivamente versato, anche la correzione del codice tributo deve essere richiesta sempre al Comune e non all’Agenzia delle Entrate perché l’IMU è un tributo comunale. Pertanto il contribuente dovrà presentare una istanza di correzione al comune nella quale specifica l’errore del codice tributo. Spetterà al comune e allo Stato effettuare le relative regolazioni finanziarie.
4) Errore nell’ indicazione del codice catastale da parte dell’intermediario Se l’intermediario (banca, Posta, agente della riscossione ) riporta in maniera errata il codice catastale del comune ove è situato l’immobile, il contribuente deve richiedere l’annullamento del modello F24 che contiene l’errore e rinviarlo con i dati corretti.
In questo modo l’Agenzia delle Entrate è in grado di sistemare la base informativa e trasmettere al comune i dati degli annullamenti e delle operazioni corrette , comprese le relative regolazioni finanziarie. Il contribuente dovrà comunque informare il comune dell’avvenuta correzione (operazione di annullamento del modello F24 e nuovo F24) con, ad esempio, una dichiarazione da consegnare agli uffici comunali .
Allegato : Risoluzione n.2 del 2012 del Ministero delle Finanze