CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA

Il certificato di destinazione urbanistica è un certificato che viene rilasciato dal Comune che  attesta la destinazione urbanistica di un’area o terreno  ( identificato al catasto con un numero di foglio e di particella). In esso sono  riportate le norme del piano regolatore relative al terreno in particolare con  questo atto si conosce quali sono le caratteristiche urbanistiche di una particella  ed in particolare il regime di edificabilità o di inedificabilità del terreno.

Il certificato di destinazione urbanistica è stato introdotto dall’art. 8 del D.L. 23 gennaio 1982, n. 9 e i commi 9 e 10 riportano :
I comuni con popolazione superiore a trentamila abitanti sono tenuti a rilasciare, a domanda di chi abbia titolo alla concessione edilizia, un certificato in cui siano indicate tutte le prescrizioni urbanistiche ed edilizie riguardanti l’area o gli immobili interessati. Il certificato conserva validità per un anno dalla data del rilascio, se non intervengono modificazioni degli strumenti urbanistici vigenti.
Per richiedere il certificato di destinazione urbanistica il soggetto interessato deve presentare regolare istanza di richiesta con  marca da bollo agli uffici del  Comune competente per territorio  .                                                                                                              Il soggetto interessato è il proprietario o chiunque abbia interesse giuridicamente rilevante a richiederlo per fare un atto di compravendita , o di successsione avente per oggetto un dato terreno o  immobile .    Il certificato di destinazione urbanistica  conserva validità per un anno dalla data di rilascio salvo che nel frattempo siano intervete modificazioni al piano regolatore generale o agli strumenti urbanistici interessati.

Il certificato deve essere rilasciato entro trenta giorni dalla presentazione della domanda. In caso di mancato rilascio del suddetto certificato nel termine previsto, esso può essere sostituito da una dichiarazione dell’alienante o di uno dei condividenti attestante l’avvenuta presentazione della domanda, nonché la destinazione urbanistica dei terreni secondo gli strumenti urbanistici vigenti adottati, ovvero l’inesistenza di questi ovvero la prescrizione, da parte dello strumento urbanistico generale approvato, di strumenti attuativi .

L’art. 18, comma 2, della legge 28 febbraio 1985, n. 47 dice che “gli atti tra vivi, sia in forma pubblica sia in forma privata, aventi ad oggetto trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali relativi a terreni sono nulli e non possono essere stipulati né trascritti nei pubblici registri immobiliari ove agli atti stessi non sia allegato il certificato di destinazione urbanistica contenente le prescrizioni urbanistiche riguardanti l’area interessata. Le disposizioni di cui al presente comma non si applicano quando i terreni costituiscano pertinenze di edifici censiti nel nuovo catasto edilizio urbano, purché la superficie complessiva dell’area di pertinenza medesima sia inferiore a 5.000 metri quadrati ”.

Se il Comune non effettua il rilascio del certificato entro 30 giorni , è possibile ovviare a questo mediante una dichiarazione da parte di chi cede l’immobile nella quale si dice che è stata fatta la richiesta al Comune del certificato e si attesta che  la destinazione urbanistica del terreno rispetta gli strumenti urbanistici vigenti.

L’art. 30 del D.P.R. n.380/2001 stabilisce che negli atti ai quali non è stato allegato il certificato di destinazione urbanistica o la dichiarazione sostitutiva , possono essere confermati o integrati mediante atto pubblico o autenticato nel quale è allegato un certificato contenente le prescrizioni urbanistiche relative al giorno dell’atto stipulato  senza  il certificato di destinazione urbanistica .

Il certificato di destinazione urbanistico consente al compratore del terreno di conoscerne il suo regime di edificabilità e la destinazione urbanistica dell’area.

Inoltre il comune con il ricevimento della richiesta di certificato può svolgere meglio il suo ruolo di autorità vigilante per impedire eventuali speculazioni lottizzatorie.

Anche nelle pratiche successioni ereditarie, in presenza di terreni è opportuno chiedere il certificato di destinazione urbanistica per potere stimare il valore da inserire nella dichiarazione di successione.

 

Scritto da: Ing. Giuseppe Galoforo

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